Siamo a metà mandato dell’Amministrazione Amendolara e, programma elettorale alla mano, abbiamo chiesto al nostro Sindaco, Tommaso Amendolara, di quei progetti “cosa è andato e cosa no”.
Uno dei problemi più spinosi e difficili da risolvere riguarda senza dubbio la gestione dei rifiuti urbani. Ad aumento della TARI non sembra corrispondere miglioramento del servizio. A volte sembra, soprattutto nelle strade in ingresso e in uscita, di attraversare una discarica a cielo aperto. E’ fuori di dubbio, gli incivili siamo noi quando non differenziamo e abbandoniamo rifiuti in giro, ma come si muove la Pubblica Amministrazione per far fronte a questo? La materia è complessa. I rapporti col gestore sono regolati da un contratto ed è al gestore che spetta il monitoraggio dei rifiuti.
I costi, in ogni passaggio, sono a scapito del cittadino. Paghiamo “vuoto per pieno” sull’organico, significa che ad inizio anno l’ufficio preposto deve fare una previsione sui quantitativi di conferimento di organico che devono essere portati all’impianto, perché l’impianto, sentiti i Comuni che conferiscono, deve preventivare la percentuale da affidare ad ognuno. Saturata tale capacità, aumentano i costi rispetto a quanto già stabilito. Ovviamente è difficile prevedere, pur se su base statistica, il quantitativo di rifiuti da smaltire.
I costi, in ogni passaggio, sono a scapito del cittadino: paghiamo, se superiamo 2% di impurità, 5 euro in più a tonnellata di organico conferito fino alla successiva analisi. Il campionamento, per verificare il tasso di impurità, avviene in maniera periodica. E nel mese di luglio questo è avvenuto: il campione esaminato aveva un tasso di impurità più alto, che non è rappresentativo del tasso di impurità costante ma che ha determinato un aumento delle spese.
Anche se ad aumento della tariffa spesso non corrisponde una percezione migliore del servizio, in questi anni è stato introdotto lo “spazzamento organizzato”, in giorni ed orari prestabiliti; è stato aumentato il numero di foto trappole che ha portato al sanzionamento di cittadini dediti all’abbandono dei rifiuti; è stato acquistato un software, che, incrociando diversi dati, aiuta ad identificare i cittadini non anagrafati. Per gli anagrafati che non rispettano le procedure di differenziazione, l’uso di braccialetti degli operatori – al momento piuttosto saltuario e che va potenziato – aiuta ad identificarli.
I costi, in ogni passaggio, sono a scapito del cittadino: nelle scorse settimane le strade verso l’esterno sono state ripulite in collaborazione con l’ANAS, che in questa attività si occupa solo di accumulare i rifiuti sparsi, ma i costi di raccolta e di conferimento ricadono sul Comune su cui quel rifiuto insiste.
Differenziare i rifiuti in maniera corretta porta ad un risparmio del circa 10% sulla bolletta, che deriva dalla vendita del rifiuto differenziato stesso alle varie piattaforme regionali. Inoltre – ci dice il Sindaco riusciamo a pagare un’ecotassa regionale più bassa di altri comuni perché riusciamo a raggiungere una percentuale di differenziata stabile, tra il 75 e l’80%. Ed anche il compostaggio domestico sta portando i suoi primi frutti.
I veri margini di risparmio stanno, però, nel rivedere l’organizzazione e la chiusura del ciclo dei rifiuti. Ed è quanto l ‘Amministrazione sta facendo, pensando ad un progetto di un’azienda privata che consenta di pagare tariffe a prezzo di mercato. La mensa scolastica è l’altro annoso problema. Il Comune non ha partecipato al bando di avviso pubblico n. 48038 del 2 dicembre 2021 con scadenza 28 febbraio 2022 che prevedeva, tra l’altro, il Piano di estensione del tempo pieno e mense. È mancato un progetto realizzato nei tempi giusti, ammette il Sindaco, rimarcando però che nelle scuole comunali uno solo è il plesso in cui sarebbe possibile ricavare uno spazio mensa che rispecchi le linee guida ministeriali.
Riguardo al Regolamento Commissione mensa, circa la funzionalità della stessa, sono già state elaborate delle proposte e sottoposte all’attenzione della maggioranza, ma tutto ciò che ne consegue è attività di Consiglio Comunale e i contenuti dovranno essere condivisi e accolti dalla commissione competente e dalle associazioni di genitori, dagli insegnanti per convogliare le sinergie.
Sottolinea il Sindaco che, se molto non si è risolto per la questione mensa scolastica, vari e variegati sono stati gli interventi che hanno avuto per oggetto le scuole del territorio, in merito ad edilizia, infrastrutture, manutenzione straordinaria e arredi ed è in progetto anche, grazie ad un finanziamento, un nuovo asilo nido comunale, a sottolineare quanto l’Amministrazione tenga in considerazione i problemi quotidiani delle famiglie che decidono di avere figli e continuare a lavorare.
Ultimo step: i concorsi. Quando si è insediata la nuova giunta, il Comune contava poco più di 40 dipendenti, pochi per un centro di oltre ventimila abitanti e per tutti i servizi che l’Ente deve erogare. A fine 2022 i dipendenti erano diventati 50 e oggi si pensa ad implementare fino a raggiungerne 60 entro il 2023. In questi giorni è in fase di esecuzione un nuovo concorso per 6 posizioni.
Al di là delle facili polemiche dei posti “già dati”, il Sindaco rassicura sulle modalità di esecuzione poste in atto dalla società esterna che se ne occupa: test a risposta multipla, che dal punto di vista della trasparenza e dell’obiettività è il criterio che garantisce meglio l’Ente che organizza. Non si può dire che poco o niente sia stato fatto, ma che tanto c’è da fare e il Sindaco non lo ignora.
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