EditoriAle di Alessandra Savino
Se nell’800 ad essere privati del diritto alla città, ovvero del diritto a poter vivere i suoi spazio con annesse tutte le relazioni che ne derivano erano i miserabili, lo ha raccontato in maniera meticolosa Victor Hugo. Era il1862 quando ha pubblicato il suo romanzo “Les Misérables”.Dopo più di un secolo, Mathieu Kassovitz porta sul grande schermo un film, “L’Odio”, che sembra essere quasi un prologo del celebre manoscritto di Hugo. Questa volta, però, le periferie descritte sono quelle degli anni ’90, le banlieue francesi. Protagonisti tre giovani amici a cui non è concesso vivere la città parigina. Tra le altre pellicole che affrontano la tematica, “I Miserabili” di Ladj Ly, del 2019, e “Athena” di Romain Gavras, del 2022. Quella che viene definita ‘feccia’ venendo confinata nelle periferie di una metropoli, diventa protagonista del più eclatante esempio di perdita del diritto alla città. Un diritto di cui ogni cittadino dovrebbe godere. In questo numero abbiamo affrontato l’argomento attualizzandolo e cercando di far un bilancio che ci permetta di dire quanto un paese come Palo del Colle garantisca il diritto alla città ad ogni persona che lo abita.
oppure
QUESTO NUMERO E’ OFFERTO DA:
